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Il centro antiviolenza L’Albero di Antonia presenta lo spettacolo di teatro forum

“Uomini che ci provano” a cura dell’associazione PartecipARTE che si terrà il 9 dicembre alle ore 17.30 presso il teatro del Carmine ad Orvieto con ingresso gratuito e buffet offerto dalla Coop, Bar Zelletta Orvieto e Nihori Japanese Food, Orvieto.

 

Il progetto del nostro Centro antiviolenza è quello di trasformare l’immaginario della donna come vittima di violenza che viene presentata e diffusa soprattutto durante la settimana del contrasto della violenza maschile sulle donne; i centri antiviolenza difatti, operano per fortificare l’immagine che le donne hanno di sé stesse per non subire più violenza ed insieme a loro costruiscono strategie per uscire da una condizione di immobilità e per riprendere il proprio potere personale.

Le donne che subiscono violenza non devono essere imprigionate nell’habitus della vittima, soluzione amata dai mass media, ma essere riconosciute per la loro forza che le porta a fare un passo fuori dalla relazione violenta e a riconoscere che la violenza non è un conflitto bensì un reato.

Ci vuole coraggio per uscire da una relazione o situazione di violenza ed è questo che andrebbe risaltato nei giornali, nei social media, non la passività della donna come vittima da tutelare.

Michela Murgia in “Ave Mary” lo dice chiaramente: “Il tentativo di trasformare le persone in vittime permanenti a prescindere dalle circostanze costringe la vittima al ruolo di vittimizzata, che è un’altra forma di violenza, più sottile e pervasiva, perché impone una condizione di passività che preclude la facoltà di riscattarsi.”

Ci distacchiamo da questo tipo di immaginario e proponiamo uno sguardo alternativo presentando uno spettacolo in cui sono gli uomini ad interrogarsi rispetto alle gabbie in cui si trovano prigionieri: le gabbie degli stereotipi e della mascolinità tossica; generati dalla stessa cultura patriarcale che promuove la violenza come esercizio del proprio potere e controllo su tutte le forme viventi.

 

Così PartecipARTE presenta il suo spettacolo: “Uomini che ci provano” racconta le sfide di Filippo, un uomo che lotta per uscire dalle mascolinità caricaturali. Rincorso da modelli invivibili e stereotipi ridicoli, prova a costruire nuove forme di relazione. Ma il gregge non gli rende la vita facile. Il rischio che da solo non ce la faccia è grande, tranne se il pubblico entra in scena…

Lo spettacolo “Uomini che ci provano” è frutto di anni di ricerca teatrale sulla questione maschile: abbiamo consultato migliaia di studenti, docenti, adulti, esperti/e, detenuti e abbiamo raccolto storie, esperienze e materiali per mettere in scena i modelli e le fasi di costruzione del maschile, partendo dall’infanzia, arrivando all’adolescenza e poi all’età adulta. Il pubblico può scegliere su quale di queste fasi preferisce lavorare. Perché uno spettacolo sul maschile? Perché ormai sono tanti gli uomini che vogliono superare i ruoli tradizionali, rigidi e opprimenti, ma sono pochi quelli che sono riusciti a trovare nuove strade. Il fenomeno della violenza nei confronti delle donne, in tutte le sue forme, non può e non deve essere considerato una questione femminile, ma un problema degli uomini. Come esprimere le emozioni se non siamo mai stati abituati a farlo? Come gestire la rabbia e la tristezza? Come si crea una relazione consensuale? Come intervenire in situazioni di sessismo e bullismo misogino? Questo spettacolo ha l’originalità di affrontare queste domande e le situazioni di abusi di potere dal lato maschile, coinvolgendo uomini e donne in una ricerca collettiva e divertente.”

 

Vi aspettiamo in numerose e in numerosi!

 

L’Albero di Antonia APS

Incontro pubblico presso la biblioteca F451 di Allerona (TR).